Guida Completa al Ritiro Dedicato

Esplora tutto sul ritiro dedicato: dai costi aggiornati alle procedure di accesso e un confronto esaustivo con lo scambio sul posto.

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Dati Principali

Incentivo sull'Energia

Tipologia

2024

Data Approvazione

-

Chiusura

2024

Ultimo Aggiornamento

-

Massimale per Richiedente

-

Totale dei Fondi

1. Cos’è il Ritiro Dedicato e Come Funziona

Il Ritiro Dedicato è un servizio gestito dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) che consente ai produttori di energia da fonti rinnovabili o assimilate di vendere direttamente al GSE l’energia elettrica immessa in rete, ricevendo una remunerazione per ogni kWh.

📌 Questo meccanismo è rivolto a impianti che producono energia in eccesso rispetto all’autoconsumo.

Il Ruolo del GSE nel Ritiro Dedicato

Il GSE agisce come acquirente unico e interlocutore diretto per i produttori, semplificando le procedure burocratiche e tecniche necessarie per la cessione dell’energia.

✅ Il produttore non deve stipulare contratti con trader o accedere direttamente al mercato all’ingrosso: è sufficiente sottoscrivere una convenzione di Ritiro Dedicato con il GSE, che si occuperà del ritiro, valorizzazione e pagamento dell’energia.

Requisiti di Potenza per l’Accesso

La possibilità di accedere al Ritiro Dedicato dipende dalla fonte utilizzata e dalla potenza dell’impianto:

Fonte energetica Limite di potenza per aderire al Ritiro Dedicato
Fotovoltaico, eolico, geotermico ✅ Nessun limite di potenza
Altre rinnovabili e non rinnovabili ❌ Max 10 MW di potenza nominale

📍 Per impianti alimentati da fonti rinnovabili "qualificate" (es. fotovoltaico), il servizio è accessibile anche per impianti superiori a 10 MW, purché rispettino le condizioni tecniche previste dalla normativa GSE.

2. Calcolo e Pagamento del Corrispettivo nel Ritiro Dedicato

Nel regime di Ritiro Dedicato, la valorizzazione dell’energia elettrica immessa in rete avviene secondo un prezzo orario variabile, determinato dall’ARERA.

Questo sistema consente ai produttori di ricevere un corrispettivo per ogni kWh ceduto, in base all’andamento del mercato elettrico nazionale.

Prezzo Zonale Orario: Cos’è e Come Funziona

Il Prezzo Zonale Orario (Pz) è il valore di riferimento dell’energia elettrica nelle diverse zone geografiche italiane, calcolato ora per ora sul mercato all’ingrosso (Borsa Elettrica Italiana).

📍 Ogni zona (es. Nord, Centro-Nord, Sud, Sicilia, Sardegna) ha un proprio prezzo, che riflette le condizioni di offerta e domanda locali.

🔁 Il Pz è estremamente variabile nel corso della giornata e dell’anno, influenzato da fattori come:

  • Disponibilità di fonti rinnovabili (es. radiazione solare, vento)
  • Prezzi internazionali del gas e CO₂
  • Domanda nazionale di energia
  • Congestioni sulla rete elettrica

Prezzo Minimo Garantito (PMG): Protezione per i Piccoli Produttori

Per tutelare gli impianti di piccola taglia (fino a 100 kW) dalle oscillazioni dei prezzi di mercato, ARERA stabilisce annualmente un Prezzo Minimo Garantito (PMG). Il PMG assicura che, anche se il Pz scende sotto una certa soglia, il produttore riceva comunque una remunerazione minima garantita per ogni kWh immesso in rete.

💡 PMG 2025: il prezzo minimo garantito è pari a 46,4 €/MWh (ovvero 0,0464 €/kWh), valido per tutto l’anno per gli impianti che rispettano i requisiti previsti.

Confronto tra Pz e PMG – Esempio Pratico

Scenario Prezzo Zonale (Pz) Corrispettivo Applicato
Pz > PMG (es. 60 €/MWh) 60 €/MWh ✅ Produttore riceve 60 €/MWh
Pz < PMG (es. 35 €/MWh) – impianto ≤100 kW 35 €/MWh ✅ Produttore riceve 46,4 €/MWh
Pz < PMG – impianto >100 kW 35 €/MWh ❌ Nessun PMG: riceve solo 35 €/MWh

📌 Nota Bene: Il PMG si applica solo agli impianti fino a 100 kW, che rispettano i requisiti previsti dalla delibera ARERA e dalle convenzioni GSE. Gli impianti superiori sono interamente soggetti alla variabilità del prezzo zonale.

3. Come Accedere al Ritiro Dedicato: Procedure e Requisiti

Per usufruire del Ritiro Dedicato (RID) e vendere l’energia prodotta al GSE, il produttore deve seguire una delle due modalità di accesso previste: iter semplificato (Modello Unico) oppure iter standard. La scelta dipende dalla tipologia dell’impianto, dalla potenza installata e dalla modalità di connessione alla rete.

🔸 Iter Semplificato – Modello Unico

Il Modello Unico è riservato a impianti fotovoltaici con le seguenti caratteristiche:

  • Potenza nominale fino a 200 kW
  • Installazione su edifici o strutture fuori terra (tettoie, pensiline)
  • Punto di connessione già attivo in bassa o media tensione
  • Cliente finale già connesso alla rete
  • Conformità ai requisiti previsti dal D.lgs. 28/2011

✅ In questo caso, non è necessario alcun intervento diretto con il GSE: il gestore di rete (es. e-distribuzione) trasmette automaticamente al GSE i dati tecnici dell’impianto. Il GSE attiva in autonomia la convenzione RID e notifica l’attivazione tramite l’Area Clienti RID.

🔸 Iter Standard – Accesso Manuale tramite Portale GSE

L’iter standard si applica a tutti gli impianti non idonei al Modello Unico, inclusi:

  • Impianti superiori a 200 kW
  • Impianti su terreni agricoli o superfici non edificate
  • Impianti con configurazioni complesse o fuori standard

In questo caso, è il produttore a dover:

  1. Accedere al portale RID dell’Area Clienti GSE
  2. Inviare la richiesta di accesso entro 60 giorni dalla data di entrata in esercizio
  3. Allegare la documentazione tecnica e amministrativa (scheda impianto, dati catastali, regolamento di esercizio, ecc.)

Il mancato rispetto dei tempi o l’invio incompleto dei documenti può comportare il rigetto dell’istanza.

Durata del Contratto e Modalità di Rinnovo

Il contratto RID ha una durata annuale coincidente con l’anno solare e si rinnova automaticamente ogni anno, salvo disdetta.

  • Il recesso può essere richiesto in qualsiasi momento
  • La comunicazione di disdetta deve essere inviata almeno 60 giorni prima della data di cessazione richiesta
  • La gestione avviene direttamente attraverso l’Area Clienti GSE

✅ Questa formula consente massima flessibilità nella gestione contrattuale, senza vincoli pluriennali e con la possibilità di interrompere il servizio in base alle strategie energetiche del produttore.

4. Differenze tra Ritiro Dedicato e Scambio sul Posto (SSP)

Quando si valutano le modalità di valorizzazione dell’energia prodotta da un impianto fotovoltaico, le due opzioni più diffuse sono il Ritiro Dedicato (RID) e lo Scambio sul Posto (SSP). Si tratta di meccanismi differenti sia nei principi economici, sia nella gestione contrattuale e nell’evoluzione normativa.

Ritiro Dedicato: vendita diretta dell’energia

Con il Ritiro Dedicato, l’energia elettrica immessa in rete viene venduta direttamente al GSE (Gestore dei Servizi Energetici), che la remunera sulla base:

  • del Prezzo Zonale Orario (Pz), oppure
  • del Prezzo Minimo Garantito (PMG) se applicabile.

Questo modello è adatto a chi non consuma tutta l’energia prodotta e vuole ottenere un corrispettivo economico diretto per ogni kWh immesso.

Scambio sul Posto: compensazione energetica

Lo Scambio sul Posto è invece un meccanismo di compensazione parziale tra:

  • l’energia immessa in rete
  • e quella prelevata in un secondo momento.

In pratica, l’utente non “vende” l’energia, ma la utilizza come credito energetico. Il GSE calcola un contributo in conto scambio (Cs), che è inferiore al costo di acquisto di un kWh sul mercato, ma consente comunque di risparmiare sulla bolletta elettrica.

Differenze principali RID vs SSP

Caratteristica Ritiro Dedicato (RID) Scambio sul Posto (SSP)
Tipo di remunerazione Vendita energia al GSE Compensazione energia immessa/prelevata
Corrispettivo Prezzo Zonale / PMG Contributo in conto scambio (Cs)
Utilizzabile per Impianti di qualsiasi taglia Solo impianti fino a 500 kW
Forma contrattuale Convenzione RID con il GSE Convenzione SSP con il GSE
Accesso al servizio Sempre disponibile Solo per impianti entrati in esercizio entro il 29/05/2025
Modalità di calcolo Basata sui kWh immessi Basata su differenza tra kWh immessi e prelevati
Vantaggio principale Ricavo immediato Risparmio in bolletta

Limiti normativi: SSP disponibile solo fino a maggio 2025

Il Decreto Legislativo 199/2021, aggiornato dal Decreto CER, ha stabilito che il SSP non è più attivabile per impianti entrati in esercizio dopo il 29 maggio 2025. Restano validi i contratti già stipulati in precedenza, ma non è possibile aderire ex novo dopo tale data.

Quale conviene scegliere?

  • Per nuovi impianti (dal 2025 in poi): il Ritiro Dedicato è l’unica opzione disponibile, salvo accesso a Comunità Energetiche.
  • Per impianti residenziali pre-2025 con autoconsumo elevato, il SSP rimane vantaggioso fino alla naturale scadenza della convenzione.
  • In caso di impianti con elevata produzione eccedente, il RID è più indicato, garantendo un ritorno economico diretto e trasparente.

5. Implicazioni Fiscali del Ritiro Dedicato: Cosa Dichiarare e Come Farlo Correttamente

Il Ritiro Dedicato (RID) rappresenta una fonte di reddito per chi cede energia al GSE. Tuttavia, tale remunerazione genera anche obblighi fiscali precisi che devono essere gestiti con attenzione per evitare sanzioni.

I ricavi da Ritiro Dedicato: reddito imponibile

Tutti i proventi derivanti dalla vendita di energia elettrica tramite RID devono essere dichiarati come reddito. Le implicazioni fiscali dipendono da:

  • ✅ la tipologia del soggetto (persona fisica, ditta individuale, azienda agricola, ecc.)
  • ✅ il regime fiscale adottato (ordinario, forfettario, semplificato, ecc.)
  • ✅ la destinazione dell’impianto (uso personale, commerciale, agricolo)

Questi redditi devono essere inseriti nella dichiarazione annuale dei redditi (es. Modello Redditi PF, SP, SC o Modello 730), a seconda della natura giuridica del contribuente.

Obbligo di registrazione e documentazione

Chi riceve corrispettivi dal GSE è tenuto a:

  • registrare le fatture elettroniche emesse dal GSE (o ricevute nel caso di partita IVA)
  • conservare tutti i documenti fiscali relativi al contratto RID, ai bonifici ricevuti e alle comunicazioni GSE
  • annotare i ricavi nel registro IVA, se in regime ordinario

💡 Per le persone fisiche non titolari di partita IVA, il GSE provvede alla ritenuta d’acconto sull'importo lordo e invia una Certificazione Unica (CU) entro marzo dell’anno successivo.

Come dichiarare i ricavi da RID

Soggetto Obbligo fiscale principale Documentazione utile
Privato senza partita IVA Redditi diversi (modello 730 o Redditi PF) CU GSE, bonifici ricevuti
Ditta individuale Redditi d’impresa (modello Redditi SP, regime ordinario o forfettario) Fatture GSE, registro IVA, contabilità
Azienda agricola Redditi agrari o d’impresa, in base a normativa specifica Fatture GSE, tabella produzione e vendite
Società Redditi d’impresa (modello Redditi SC o ENC) Fatture, bilancio, documentazione GSE

Gestione fiscale consapevole

Per evitare errori, è consigliabile:

  • consultare un commercialista esperto in energie rinnovabili
  • utilizzare un software di contabilità per tenere traccia dei flussi
  • verificare sempre che i dati fiscali nel portale GSE siano aggiornati

Perché è importante dichiarare correttamente

Una gestione fiscale corretta:

  • protegge da accertamenti e sanzioni
  • garantisce la sostenibilità economica del progetto
  • contribuisce alla trasparenza nel settore delle energie rinnovabili

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Domande frequenti

Quali sono le tariffe del Ritiro Dedicato nel 2025?

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Come funziona il prezzo zonale orario nel Ritiro Dedicato?

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Quali impianti sono eleggibili per il Ritiro Dedicato?

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Come dichiarare i ricavi del Ritiro Dedicato nel 730?

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Quali sono i vantaggi del Ritiro Dedicato rispetto allo Scambio sul Posto?

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Come accedere al Ritiro Dedicato tramite il GSE?

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Qual è il ruolo dei prezzi minimi garantiti nel Ritiro Dedicato?

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Quali sono gli obblighi fiscali del Ritiro Dedicato per il 2025?

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Quando scade lo Scambio sul Posto?

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Cosa accade al termine del noleggio operativo?
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