1. Introduzione ai pannelli fotovoltaici da balcone: come funzionano
I pannelli fotovoltaici da balcone rappresentano una soluzione efficace per l'autoconsumo domestico, sfruttando spazi spesso inutilizzati come balconi, ringhiere o facciate. Grazie alla tecnologia plug-and-play, questi sistemi sono facilmente installabili e alla portata di tutti.
Il cuore del loro funzionamento risiede nelle celle solari che trasformano la luce in corrente continua (DC). Successivamente, un inverter converte questa energia in corrente alternata (AC), rendendola utilizzabile in casa o permettendo l'immissione in rete.
Componenti e specifiche tecniche fondamentali
Gli impianti fotovoltaici da balcone offrono una potenza tipica che varia da 300 a 1000 W. Ogni modulo può avere una potenza compresa tra 300 e 450 W, con una produzione attesa che si aggira intorno a 900-1200 kWh/anno per kWp in Italia.
Questi sistemi includono vari componenti essenziali:
- Pannelli fotovoltaici: Disponibili nelle varianti monocristallino e policristallino
- Inverter o microinverter per la conversione della corrente
- Supporti di fissaggio che garantiscono stabilità e sicurezza
- Cavi e dispositivi di protezion per la connessione e sicurezza complessiva
- Batterie per l'accumulo: Opzionali, ma utili per immagazzinare energia nelle ore di maggiore produzione
Per garantire un utilizzo sicuro, tutti i componenti devono avere la certificazione CE e rispettare gli standard essenziali come il sistema anti-islanding e le protezioni CEI per la connessione in bassa tensione.
2. Vantaggi e limitazioni del fotovoltaico da balcone
L'installazione di un impianto fotovoltaico da balcone offre diversi vantaggi significativi:
- Utilizzare kit fotovoltaici completi per balcone semplifica il processo di installazione grazie alla compatibilità garantita dei componenti ed al supporto singolare. L'installazione è facile e plug&play, ideale per chi cerca una soluzione rapida e con un costo ridotto.
- Questi sistemi aumentano l'indipendenza energetica, consentendo di ridurre le bollette attraverso un maggiore autoconsumo energetico.
- Con un sistema di accumulo, l'autoconsumo può aumentare significativamente, raggiungendo tra il 60% e l'80%, e migliorando la resilienza in caso di blackout. I costi di un kit base variano tra €200 e €1.200 mentre un sistema con accumulo può costare fino a €6.000. Il tempo di rientro dell'investimento varia tra 3 e 10 anni, influenzato dall'autoconsumo e da possibili incentivi.
Limitazioni e considerazioni normative
Gli impianti fotovoltaici da balcone presentano anche alcune limitazioni. La potenza massima è generalmente intorno a 800 W, e la produzione può essere influenzata da spazio, orientamento e vincoli strutturali. È essenziale considerare l’ombreggiamento stagionale e verificare la conformità normativa e strutturale, specialmente in situazioni condominiali. Gli impianti spesso richiedono autorizzazioni e, per gli affittuari, è importante verificare gli accordi con il proprietario.
3. Guida all'installazione del fotovoltaico da balcone con accumulo
Il processo di installazione di un impianto fotovoltaico da balcone si articola nelle seguenti fasi operative:
- Studio di fattibilità considerando orientamento, ombreggiamento e portata del balcone
- Scelta dei componenti come pannelli, inverter/microinverter e batteria
- Pratiche amministrative come comunicazione al gestore e eventuali CILA/SCIA
- Fissaggio dei pannelli utilizzando staffe o fascette in acciaio inox per garantire una struttura stabile
- Collegamento dei pannelli a un inverter o microinverter per convertire la corrente continua in alternata
- Collegamento alla rete domestica mediante presa Schuko, o cablaggio diretto al quadro elettrico eseguito da un elettricista qualificato. L'opzione di connessione tramite spina Schuko semplifica l'inserimento nella rete domestica, mentre il cablaggio diretto al quadro elettrico è più sicuro ma richiede conformità alle normative locali.
- Registrazione al GSE per lo scambio sul posto.
Per il monitoraggio e controllo della produzione energetica, si possono utilizzare accessori come il DTU-Wlite Stick per gli inverter Hoymiles o una WiFi Smart Plug.
Per garantire una lunga vita operativa, è raccomandato eseguire controlli periodici e manutenzione regolare; i pannelli solari hanno una durata di 20-30 anni, con un degrado annuo di 0,5-1%, mentre le batterie LiFePO4 offrono garanzie fino a 10 anni. Le taglie comuni delle batterie consigliate variano da 2 a 5 kWh per uso su balconi, o da 5 a 10 kWh per utenze più grandi, con la chimica LiFePO4 come la scelta preferita per durata e prestazioni.
4. Normative e permessi per installare pannelli solari sul balcone
Installare pannelli solari sul balcone richiede il rispetto di specifiche normative che assicurano la sicurezza e l'efficienza del sistema. La potenza massima di un kit solare è generalmente di 800 W, anche se l'adeguatezza deve essere confermata in base alle leggi locali vigenti.
Le normative chiave da rispettare includono: CEI 0-21, CEI 0-16, IEC 61215/61730 e DM 37/2008. Sono fondamentali anche le disposizioni GSE per lo scambio sul posto. Gli enti coinvolti nel processo sono il distributor di rete, l'ARERA per regolazioni tariffarie e il GSE per la gestione dello scambio sul posto. Gli inverter dei sistemi devono avere marcatura CE e conformità a norme di sicurezza come l'anti-islanding.
Requisiti di conformità e documentazione necessaria
Per garantire una corretta installazione, è necessario rispettare normative locali per i collegamenti elettrici. La documentazione essenziale include:
- Registrazioni e pratiche specifiche della giurisdizione locale.
- Dichiarazione di conformità elettrica, scheda tecnica dei componenti e dichiarazione di fine lavori.
- Rispetto dei limiti di potenza per sistemi plug-and-play; certificazione CE e conformità a norme antincendio.
- Comunicazione obbligatoria al distributore locale per la connessione e registrazione al portale GSE.
- Installazione o adeguamento dei contatori bidirezionali per lo scambio sul posto.
- Dichiarazione di conformità (DM 37/08), POD e contratti necessari con il distributore.
Quando si effettuano lavori sui balconi che alterano la facciata o la struttura, potrebbe essere necessaria una CILA o SCIA; pertanto, è essenziale consultare il Comune e rispettare il regolamento condominiale. Le installazioni che coinvolgono parti comuni richiedono l'autorizzazione dell'assemblea condominiale, mentre per le pratiche amministrative sono generalmente sufficienti la CILA o altra comunicazione alle autorità locali. Se l'edificio è di interesse storico, potrebbero essere richieste ulteriori autorizzazioni per conformarsi ai vincoli paesaggistici.






