Guida Completa al Codice POD dell'Energia Elettrica

Esplora tutto sul codice POD: significato, verifica online e ricerca senza bolletta. Ottimizza la tua gestione energetica con le nostre risorse dettagliate.

Davide Pesco
October 20, 2025

1. Che cos'è il POD e perché è importante per la fornitura elettrica?

Il POD (Point Of Delivery) è un codice alfanumerico univoco fondamentale che identifica il punto fisico di prelievo dell'energia elettrica connesso alla rete di distribuzione. Questo codice è essenziale per tutte le pratiche tecniche e commerciali, inclusi voltura, subentro e cambio fornitore.

Un aspetto cruciale del POD è che esso rimane invariato in caso di cambio fornitore. Ciò consente di tracciare i consumi e gestire tecnicamente il contatore senza alterare l'identificazione del punto fisico. Questa continuità del codice POD semplifica significativamente le pratiche amministrative e tecniche, garantendo efficienza e riducendo i margini di errore durante le transizioni di fornitura elettrica. Il POD si distingue da altri codici, come il codice cliente o il numero di matricola del contatore, che invece identificano specificamente il cliente o l'apparecchiatura.

Il formato del POD inizia tipicamente con il prefisso nazionale "IT", seguito da una stringa alfanumerica. La lunghezza complessiva del codice varia generalmente tra 14 e 22 caratteri, a seconda del distributore.

2. Quali sono i metodi principali per cercare il POD online?

Un metodo immediato e affidabile per individuare il POD è verificarlo attraverso il contratto o la bolletta. Il POD è generalmente riportato chiaramente in bolletta, rendendo questo approccio diretto e facile da eseguire.  

In alternativa è possibile cercare il POD tramite diverse piattaforme online: l'area clienti del fornitore, il portale del distributore locale (ad esempio, e-distribuzione), le app mobile del fornitore, come MyEnel, o servizi istituzionali e privati per la verifica del POD. Ogni opzione offre accesso diretto o mediato ai dati necessari per identificare il proprio punto di prelievo energetico.  

I servizi online offerti dai distributori facilitano l'accesso a informazioni specifiche. Molti dispongono di strumenti per la ricerca del POD usando l'indirizzo o la matricola del contatore, e talvolta consentono la visualizzazione di dettagli tecnici come la potenza attiva installata. Questi strumenti possono aiutare chi cerca informazioni approfondite relative al proprio contratto di fornitura energetica.  

Quali documenti e informazioni sono necessari per recuperare il POD?

Per ottenere il POD (Point of Delivery), è fondamentale disporre di alcuni documenti chiave che facilitano il processo. Gli elementi essenziali includono un indirizzo preciso, la matricola del contatore, un documento d'identità e il codice fiscale o la partita IVA. Queste informazioni sono cruciali per effettuare una ricerca accurata e veloce del POD, indispensabile nei contratti di fornitura energetica.

Nel caso in cui gli immobili non siano occupati, è possibile adottare misure specifiche per recuperare le informazioni necessarie. Fornire una delega o i documenti di proprietà al distributore permette di ottenere le informazioni tramite una pratica amministrativa. Questo approccio è particolarmente utile per gestire le complessità delle pratiche burocratiche e garantire un recupero conforme alle normative vigenti.

Come contattare il distributore o il fornitore per ottenere il POD

  • Contattare il distributore locale: Per procedere, è necessario fornire l'indirizzo, la matricola del contatore e la prova di titolarità. Le procedure standard prevedono l'uso del telefono, email o di un portale dedicato, con tempi di risposta generalmente compresi tra 24 e 72 ore.
  • Richiesta tramite fornitore attuale/precedente: Il fornitore può ricostruire il POD utilizzando l'indirizzo e i dati anagrafici del cliente. Questo può avvenire tramite l'area clienti online o un contatto diretto, senza necessità di presentare una bolletta.
  • Richiesta tramite sportello unico o sportelli territoriali: È necessario presentarsi presso lo sportello del distributore o comunale, muniti di idonea documentazione.
  • Sportello cliente/PEC: Per una richiesta formale al distributore, è essenziale inviare un documento d'identità e la prova di titolarità, come atti di compravendita o contratti.
  • Utilizzo di servizi terzi: Tali servizi e app di confronto possono assistere nella ricerca del POD utilizzando i dati anagrafici e l'indirizzo. È fondamentale, tuttavia, prestare attenzione alla privacy delle informazioni condivise.

3. Dove si trova il codice POD sul contatore?

La matricola, conosciuta anche come numero seriale del contatore, e il POD (punto di fornitura) sono due codici distinti presenti sul contatore. È fondamentale non confondere questi due codici poiché svolgono funzioni differenti.

  • La matricola è specificamente utilizzata per identificare il dispositivo stesso, risultando cruciale per la gestione fisica del contatore.
  • Al contrario, il POD è essenziale per identificare il punto di fornitura di energia. Questo codice consente di associare il contatore alla fornitura all'indirizzo specifico, fornendo un riferimento univoco nel contesto delle operazioni di fornitura energetica.

La distinzione tra matricola e POD permette di evitare errori nell'identificazione e gestione sia del contatore che del servizio energetico ad esso associato.

Quali sono le posizioni comuni in cui può essere trovato il codice POD?

  • Posizione tipica: il POD si trova su un'etichetta adesiva o targhetta metallica sul fronte o sul fianco del contatore, vicino alla matricola.
  • Nei contatori smart, può apparire anche nel menu del display, facilitando l'accesso diretto all'informazione per l'utente.
  • Su modelli vecchi o in ambienti condominiali, il POD potrebbe essere riportato sulla documentazione tecnica o associato tramite pratiche interne del distributore.

Cosa fare se il codice POD non è visibile o leggibile?

Nel caso in cui il codice POD non sia visibile o l'etichetta risulti illeggibile, è fondamentale contattare il distributore fornendo la matricola e l'indirizzo del contatore. Questo passaggio permette di ottenere il codice POD richiesto. Situazioni di questo tipo sono abbastanza comuni, soprattutto se il contatore è blindato o si trova in un luogo difficilmente accessibile.

Un suggerimento pratico per gestire un'etichetta illeggibile è quello di fotografare l'etichetta e inviarla al servizio clienti. Questo aiuta a ottenere conferma del codice POD corretto. È però importante fare attenzione a non divulgare dati sensibili durante questo processo, per proteggere la propria privacy e garantire un'interazione sicura con il fornitore del servizio.

4. Come utilizzare il codice POD per cambiare fornitore elettrico

Il POD consente al nuovo venditore di associare correttamente l'offerta al punto reale di prelievo dell'energia. Inoltre, facilita la comunicazione con il distributore energetico, permettendo un'attivazione precisa delle letture e della fatturazione, riducendo al minimo il rischio di errori e contestazioni.

Il processo di cambio del fornitore elettrico comporta diversi vantaggi, tra cui spesso la gratuità dell'operazione. Tuttavia, i tempi amministrativi necessari per finalizzare il passaggio possono variare notevolmente. In genere, completare l'intero iter richiede da pochi giorni a qualche settimana, ma in media si attesta tra i 7 e i 30 giorni. Questa variabilità è normale e dipende da diversi fattori amministrativi.

Quali informazioni sono necessarie per completare il cambio di fornitore elettrico?

Per avviare la procedura di cambio fornitore elettrico, è fondamentale presentare una serie di informazioni tecniche e personali. Il dato obbligatorio per eccellenza è il POD, essenziale per la portabilità del punto di fornitura, senza il quale il nuovo fornitore non può completare la pratica. Oltre al POD, è necessario fornire i propri dati anagrafici, accompagnati dal codice fiscale o dalla partita IVA, fondamentali per l'identificazione del cliente nel nuovo contratto di fornitura.

Tra le informazioni richieste è incluso il codice cliente, se presente, che potrebbe essere richiesto per facilitare la gestione e l'associazione dei dati nei sistemi del fornitore. Un elemento pratico importante è l'indirizzo di fornitura, che deve essere annotato con precisione. In alcune circostanze, il fornitore può richiedere la lettura del contatore, necessaria per garantire continuità e calcolare correttamente i consumi residui o iniziali.

Infine, per chi intende attivare la domiciliazione bancaria, è imprescindibile fornire le coordinate bancarie attraverso l'IBAN. Questo dato facilita il pagamento automatico delle bollette, offrendo una modalità comoda e sicura per entrambe le parti coinvolte.

Quali sono le fasi e i rischi del processo di cambio fornitore elettrico?

  1. Il processo di cambio fornitore elettrico inizia con la scelta dell'offerta e del nuovo fornitore, un passaggio fondamentale per garantirsi la soluzione più adatta alle proprie esigenze energetiche.
  2. Successivamente, è necessario inviare i propri dati, inclusi quelli del POD, al nuovo fornitore, assicurandosi che tutte le informazioni siano corrette per evitare ritardi.
  3. Il nuovo fornitore si occuperà quindi di effettuare la richiesta di cambio al distributore. Questa fase tecnica è essenziale per il trasferimento della fornitura.
  4. Infine, si riceverà la conferma di attivazione e la prima fatturazione dal nuovo fornitore, solitamente entro 7–30 giorni, ma tipicamente tra 15 e 30 giorni lavorativi.

5. Problemi comuni nella verifica del POD e come risolverli

  • POD associato a un altro intestatario: situazioni di voltura o subentro incompleti possono causare discrepanze.        
    Soluzione: richiedere la voltura o il subentro con documentazione comprovante la titolarità.    
  • Blocchi al cambio per fatture insolute o dispute contrattuali: occorre risolvere la questione con il vecchio fornitore o tramite conciliazione con ARERA o l'autorità competente.    
  • Più POD per lo stesso indirizzo: comune in condomini o edifici multi-unità, è necessario verificare la corrispondenza tra POD e unità immobiliare utilizzando la matricola del contatore o la planimetria condominiale.    
  • Problemi tecnici sui portali del distributore e tempi lunghi per pratiche complesse: contattare il call center o inviare una richiesta via PEC, richiedendo un numero di protocollo e il contatto del tecnico responsabile.    

Quali problemi si possono riscontrare nella ricerca del POD?

Uno dei problemi più comuni riguarda il POD non trovato online. Le cause tipiche di questo problema possono essere un indirizzo non aggiornato, errori di digitazione nel sistema o una numerazione interna del contatore diversa rispetto a quella registrata. Per risolvere questo inconveniente, è consigliabile contattare il distributore locale e fornire la matricola del contatore e la relativa documentazione per un'eventuale rettifica dei dati.

Un'altra difficoltà può sorgere se il contatore è non accessibile o privo di targhetta identificativa. In tali circostanze, è necessario richiedere una verifica in sito tramite il distributore. Questa operazione richiede l'organizzazione di un appuntamento tecnico, al quale bisogna presentarsi fornendo, se necessario, una delega e i documenti richiesti per la verifica.

Infine, ci sono le richieste di certificazione per pratiche amministrative. Il distributore potrebbe richiedere documenti di identità, prove di titolarità del POD o un indirizzo PEC per ricevere comunicazioni ufficiali. Pertanto, è fondamentale preparare in anticipo tutta la documentazione necessaria per attestare il titolo di proprietà o di utilizzo del POD, facilitando così le procedure amministrative richieste.

6. Le differenze tra COD e POD

Una confusione comune nel settore delle utility è il frequente fraintendimento tra COD e POD. Pertanto, è essenziale verificare la sezione corretta sulla bolletta per evitare errori. Assicurarsi di leggere attentamente le indicazioni riportate e distinguere correttamente tra i due acronimi è fondamentale per la corretta gestione della documentazione. Questo fraintendimento può rallentare significativamente le pratiche amministrative, portando a inefficienze nei processi.

Inoltre, conoscere il PDR è cruciale nel settore del gas, essendo l'equivalente del POD. Non dovrebbe essere confuso con il COD.

Quali sono le definizioni di COD e POD?

La Definizione di POD si riferisce a un identificatore univoco del punto fisico di fornitura. Questo codice è essenziale per il coordinamento delle attività tecniche e distributive, in particolare per la gestione dei guasti e la raccolta delle misurazioni.

Al contrario, la Definizione di COD riguarda un termine generico che identifica codici commerciali interni. Questi codici, come il codice cliente o contratto, sono assegnati dal fornitore e servono per identificare l’anagrafica del cliente a fini amministrativi e di fatturazione. È importante notare che il COD non identifica il punto fisico di fornitura e tende a cambiare con il fornitore, riflettendo la natura dinamica degli accordi contrattuali e delle relazioni amministrative tra il cliente e il servizio di fornitura.

Quali sono le implicazioni pratiche del cambio di fornitore?

  • Il POD è pertinente al punto fisico e rimane invariato quando si cambia fornitore, mentre il COD cambia se si chiude il contratto o si cambia venditore. Questa differenza è cruciale per garantire la continuità nella gestione delle utenze.
  • In un contesto operativo, il POD è necessario per operazioni tecniche come voltura e subentro, mentre il COD è rilevante per accedere allo storico contrattuale presso il fornitore. Questo chiarisce i ruoli distinti che ciascun codice ricopre nell'ambito della gestione contrattuale.
  • Il POD è richiesto per operazioni legate alla rete e al conteggio, mentre il COD è utile per comunicazioni amministrative sulle fatture. È importante sapere quando utilizzare ciascun codice per evitare errori amministrativi.
  • Quando si cambia fornitore, il nuovo venditore richiede il POD per il punto di consegna e il COD per la creazione del nuovo contratto. Tale conoscenza è fondamentale per evitare ritardi o complicazioni nel passaggio.
  • Fornire il COD al posto del POD può ritardare le pratiche, pertanto si consiglia di fornire entrambi i codici quando possibile. Questo accorgimento può prevenire disguidi comuni nella gestione delle utility.

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Domande frequenti

Perché il codice POD è essenziale per la gestione della fornitura energetica?
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Come trovare il codice POD senza utilizzare la bolletta?
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Quali differenze ci sono tra il codice POD e il codice cliente?
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Quali problematiche possono sorgere dalla trascrizione errata del codice POD?
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Quanto tempo richiede il cambio di fornitore con un POD esatto?
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Quali sono i passi da seguire per verificare il codice POD online?
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Come si può recuperare il codice POD se non è visibile sul contatore?
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Quali informazioni sono necessarie per effettuare la voltura con il POD?
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Quando è importante contattare il distributore per questioni riguardanti il POD?
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