1. Introduzione al Conto Termico 3.0 per privati (residenziale e condomìni)
Il Conto Termico 3.0 è il meccanismo di incentivazione gestito dal GSE per sostenere interventi finalizzati all’efficienza energetica e, soprattutto, alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
1.1 Quali tipologie di interventi sono ammessi per privati (residenziale e condomìni)?
Per i privati su edifici dell’ambito residenziale (abitazioni e parti comuni condominiali), l’accesso agli incentivi riguarda gli interventi del Titolo III (produzione di energia termica da FER e sistemi ad alta efficienza), mentre gli interventi di efficienza energetica del Titolo II sono previsti per le PA e, per i privati, solo se realizzati su edifici dell’ambito terziario.
Interventi incentivabili per privati su residenziale (Titolo III – art. 8):
- Pompe di calore per climatizzazione invernale e/o produzione di ACS.
- Sistemi ibridi “factory made” (pompa di calore integrata con caldaia a condensazione).
- Generatori a biomassa per climatizzazione invernale e/o ACS.
- Solare termico per produzione di ACS e/o integrazione al riscaldamento (e solar cooling dove applicabile).
- Scaldacqua a pompa di calore per sola ACS.
- Allaccio a sistemi di teleriscaldamento.
- Microcogenerazione alimentata da fonti rinnovabili.
1.2 Chi sono i beneficiari e i soggetti coinvolti nel Conto Termico 3.0?
I beneficiari sono persone fisiche e condomìni, in quanto rientrano nei “soggetti privati” definiti dal decreto come tutti i soggetti diversi dalle amministrazioni pubbliche.
Soggetti coinvolti nel processo:
- Soggetto responsabile (es. proprietario, condominio o soggetto che presenta la domanda): è il riferimento contrattuale e documentale, e resta centrale anche nel contraddittorio in caso di controlli.
- GSE (Gestore dei Servizi Energetici): è responsabile dell’attuazione e della gestione della misura e opera assegnazione/erogazione/revoca degli incentivi secondo le Regole Applicative.
- MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica): approva le Regole Applicative su proposta del GSE.
- ENEA (in coordinamento con GSE): supporta la promozione informativa della misura, con focus anche su cittadini (oltre a PA e imprese).
2. Entità del contributo: percentuali e limiti per privati (residenziale e condomìni)
Nel Conto Termico 3.0, nel rispetto delle regole di cumulabilità, l’incentivo complessivo riconosciuto al soggetto responsabile non può eccedere il 65% delle spese sostenute.
Per gli interventi residenziali e condominiali del Titolo III, l’incentivo è determinato secondo le metodologie di calcolo degli Allegati e resta comunque vincolato ai costi unitari massimi ammissibili e ai valori massimi dell’incentivo previsti per ciascuna tecnologia, oltre alle percentuali di spesa incentivata indicate nelle tabelle tecniche.
L’erogazione avviene in rate annuali costanti per la durata prevista in base all'intervento; per i soggetti privati (anche se accedono tramite ESCO) l’incentivo è invece erogato in un’unica rata quando l’importo totale è ≤ 15.000 €.
Cumulabilità: gli incentivi sono riconosciuti solo se per lo stesso intervento non sono concessi altri incentivi statali, fatti salvi fondi di garanzia, fondi di rotazione e contributi in conto interesse (con ulteriori regole specifiche per CACER/CER).
Infine, l’accesso alla misura è soggetto a limiti di spesa annua cumulata: il plafond complessivo è 900 milioni €/anno.
3. Quali sono i requisiti tecnici e amministrativi per accedere al Conto Termico 3.0?
Requisiti soggettivi e disponibilità dell’immobile
Il soggetto deve avere titolo sull’edificio/unità immobiliare; in caso di sostituzione di impianti di più edifici/unità con realizzazione di un impianto centralizzato, gli edifici/unità devono essere nella disponibilità di un unico soggetto ammesso e l’intervento nella disponibilità di un unico soggetto responsabile.
Requisiti su impianto esistente e dimensionamento
Gli interventi di cui agli articoli 5 e 8 (quindi, per il residenziale, quelli dell’art. 8) sono ammissibili solo se realizzati su edifici/unità immobiliari dotati di impianto di climatizzazione invernale esistente alla data di entrata in vigore del decreto, e l’impianto risulta registrato nei catasti regionali, ove presenti.
In presenza di impianto centralizzato a servizio di più edifici/unità, il dimensionamento della potenza nominale del nuovo generatore (asseverato da tecnico abilitato) deve essere basato sul calcolo dei reali fabbisogni termici e conforme alla normativa tecnica UNI.
Componenti e regole tecniche (Allegati I e II)
Sono ammissibili gli interventi che utilizzano esclusivamente apparecchi e componenti di nuova costruzione o ricondizionati, correttamente dimensionati secondo la normativa tecnica di settore e in funzione dei fabbisogni asseverati.
Diagnosi energetica e APE (quando richiesti)
Quando l’intervento (anche del Titolo III) è realizzato su interi edifici con impianti di riscaldamento di potenza nominale totale ≥ 200 kW, la richiesta è corredata da diagnosi energetica pre-intervento e APE post-intervento; sono previste eccezioni specifiche (calore di processo e reti di teleriscaldamento/teleraffrescamento).
Permanenza dei requisiti
Gli interventi incentivati devono mantenere i requisiti di accesso durante l’incentivazione e nei 5 anni successivi all’ultima rata; l’accertamento del mancato rispetto rientra tra le cause di decadenza e recupero delle somme già erogate.
4. Processo di richiesta e approvazione del Conto Termico 3.0 per privati (residenziale e condomìni)
1) Modalità di accesso (privati/condomini)
Per i soggetti privati l’accesso avviene in via ordinaria tramite accesso diretto, mentre la prenotazione è prevista solo per le amministrazioni pubbliche.
2) Tempistiche e “data di conclusione”
La domanda in accesso diretto va presentata entro 90 giorni dalla conclusione dell’intervento.
Per “conclusione dell’intervento” si intende, in sostanza, la data di ultimazione dei lavori (o dell’ultima attività necessaria a completare l’intervento), escludendo le prestazioni professionali ai fini della data.
3) Invio della richiesta su Portaltermico
La richiesta si presenta sul Portaltermico: si compila la scheda-domanda con la documentazione richiesta, si accettano le condizioni contrattuali e si ottiene la copia con codice identificativo dell’intervento.
4) Verifiche GSE ed esito
Il GSE gestisce l’istruttoria e l’erogazione secondo le Regole Applicative, con possibili richieste di integrazione e controlli.
5) Erogazione dell’incentivo (privati/condomini)
In generale l’incentivo è riconosciuto in rate annuali costanti per la durata prevista in base all'intervento; se l’incentivo totale è ≤ 15.000 €, l’erogazione avviene in un’unica rata.
5. Quali documenti sono raccomandati per completare la richiesta del Conto Termico 3.0 per privati (residenziale e condomìni)?
Nel Conto Termico 3.0, la documentazione da caricare nella scheda-domanda su Portaltermico è definita dal GSE nelle Regole Applicative e serve a dimostrare titolarità, requisiti tecnici e spese (in coerenza con gli Allegati tecnici richiamati dal decreto).
Anagrafica, titolarità e poteri di firma
Dati del soggetto responsabile e documenti che provano la disponibilità dell’immobile/unità (proprietà o altro diritto reale/personale di godimento).
Delega/mandato (se presenti)
Eventuale delega a un tecnico/soggetto incaricato o mandato all’incasso (se utilizzati), perché rientrano nel perimetro informativo anche in caso di controlli.
Progetto e documentazione tecnico-prestazionale
Relazione tecnica, schemi, elaborati e schede/dichiarazioni del produttore/installatore utili a dimostrare che componenti e requisiti rispettano le condizioni del decreto (es. compatibilità impianto, corretto dimensionamento, componenti nuovi/ricondizionati).
Diagnosi energetica e APE (quando richiesti)
Nei casi previsti (es. interventi su interi edifici con potenza complessiva ≥ 200 kW), diagnosi pre-intervento e APE post-intervento vanno incluse nella richiesta.
Spese: contratti, fatture e pagamenti tracciabili
Fatture delle spese sostenute e ricevute di pagamento, più ogni documentazione che attesti il possesso dei requisiti; se il fornitore non è soggetto agli adempimenti IVA (DPR 633/1972), la prova della spesa può essere costituita da altra documentazione idonea definita nelle Regole Applicative.
Fine lavori e messa in esercizio (raccomandati)
Dichiarazioni di conformità/corretta installazione, verbali di avvio/collaudo e foto: durante le verifiche il GSE può richiedere e acquisire atti, schemi tecnici e rilievi fotografici strettamente connessi ai controlli.
